Accusa ingiusta risarcimento e indagini difensive: come funzionano? Come difendersi in tribunale in caso di un'accusa ingiustificata, e come procurarsi le prove? In questo articolo scoprirai come fare per difenderti e tutelarti con l'aiuto di un servizio d'investigazione professionale, in modo da non correre rischi.
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Per prima cosa, quando si riceve un'accusa ingiustamente non bisogna agire in modo impulsivo. La prima soluzione a cui molti pensano, in questi casi, è la denuncia verso l'accusatore. Eppure, prima d'inoltrarsi in una causa in tribunale, occorre procurarsi tutti gli strumenti per difendersi.
Per evitare di rafforzare un'eventuale richiesta di condanna della controparte, occorre infatti dimostrare che il fatto non sussiste, anziché minacciare una contro-denuncia.
Questo perché un comportamento del genere potrebbe essere visto come una sorta di ripicca o vendetta. Per questo, è meglio concentrarsi sulla difesa. Di seguito vediamo come passare a difendersi da un'accusa ingiustificata.
Per difendersi da un'accusa ingiusta non basta essere innocenti, perché bisogna dimostrarlo. Infatti, l'imputato viene assolto se riesce a dimostrare che il fatto citato non è avvenuto e quindi è innocente.
Una volta stabilito chi è nel torto, un'aggravante può essere attribuita all’accusatore se era già consapevole dell’innocenza dell'accusato, o se non era certo della sua colpevolezza. In questo caso, l'imputato può citarlo per calunnia, dimostrando che l'accusatore ha agito in cattiva fede solo per danneggiare la reputazione dell'imputato.
Invece, se la persona che accusa era davvero convinta della colpevolezza dell'imputato, non è possibile sporgere denuncia per calunnia. Vediamo ora come provare a dimostrare la colpevolezza dell'accusatore.
Le indagini difensive sono molto importanti. In caso di accusa ingiusta, infatti, l'imputato deve difendersi da una querela priva di fondamento.
Per dimostrare la propria innocenza e la malafede dell'accusatore, quindi, l'imputato - sia egli un singolo o un'organizzazione - deve assumersi l’onere della prova. Proprio a tale scopo è possibile svolgere indagini che potranno essere utili alla difesa dell'innocente.
La facoltà di tutelare l'indagato mediante indagini difensive è sancita dall'articolo 327 bis del codice di procedura penale. Infatti, per sviluppare la difesa tecnica, il legale scelto dall'imputato può rivolgersi a un investigatore privato autorizzato, ovvero il consulente tecnico di parte.
Mediante un’indagine atipica, il detective può acquisire informazioni importanti altrimenti non facilmente reperibili. Sono consentiti mezzi tra cui pedinamenti, registrazione di conversazioni e colloqui in spazi pubblici, e altri tipi di metodiche.
Le attività sono comunque soggette a precisi limiti per avere valenza in sede giudiziaria, e gli investigatori lo sanno bene. Sanno, quindi, come raccogliere le prove in maniera completamente trasparente. Inoltre, un’agenzia investigativa ha maggiore libertà d'azione rispetto a un legale nell’ambito delle indagini difensive penali. I detective, inoltre, possono essere presentati come testimoni diretti e indiretti anche nei processi civili.
Un sistema di indagine difensiva può essere sfruttato anche dalle aziende e organizzazioni che intendono tutelare il patrimonio aziendale e il proprio business. Ad esempio, un datore di lavoro può effettuare, anche come titolare del trattamento dei dati, degli specifici controlli sulle azioni dei dipendenti.
Questo significa che anche gli strumenti e dispositivi affidati ai lavoratori possono essere controllati a distanza per finalità quali:
Queste attività devono, tuttavia, essere notificate al lavoratore e non svolte in modo indiscriminato. E le azioni d'indagine possono avvenire anche in altri casi, come quelli relativi ad accuse esterne da parte di terzi (es. clienti, consumatori) o di altre aziende, anche se precedentemente in stretti rapporti con quella accusata.
L'impatto economico e morale di un'accusa, nonché l'aspetto relativo alla reputazione dell'accusato e alla perdita di tempo che ne consegue, è da non sottovalutare.
In alcuni casi si può anche essere risarciti per questo, perché si tratta di un danno a livello di immagine, relazioni sociali e riservatezza. Tuttavia, è difficile quantificare i danni non patrimoniali. Da notare che il danno non patrimoniale è comunque risarcibile, in caso di accusa dolosa, se l'accusatore è ricorso al tribunale.
Denunciare una calunnia potrebbe portare al risarcimento dei danni, se viene dimostrato che l’accusatore non era convinto o certo della colpevolezza dell'imputato. Dopo aver dimostrato anche il danno subito, si potrà chiedere al giudice di comminare una pena all'accusatore in malafede.
In ogni caso, prima di decidere come reagire ad un'accusa ingiusta, è consigliabile consultare un professionista del settore, per capire come ottenere tutte le prove necessarie all'avvocato per la difesa in tribunale.
È possibile quindi ingaggiare un’agenzia investigativa per avvalersi d'investigatori altamente qualificati con esperienza, assicurandosi di poter esibire prove tangibili in sede di giudizio. Con professionalità e riservatezza sarà possibile iniziare in modo rigoroso lo svolgimento delle investigazioni e la raccolta di prove utili.
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