Complici i cliché a cui ci hanno abituato il cinema e la tv, dei servizi di investigazione si parla sempre con un alone di mistero. Nell’immaginario collettivo, lavorare in questo settore sembra qualcosa di ambiguo, fatto di attività pericolose e avventurose, e molti sono convinti che potrebbero lavorare in questo settore già solo per presunte doti da detective.
La realtà della professione, tuttavia, è ben diversa. Il mestiere dell’investigatore è molto più articolato e complesso: occorre avere tanta esperienza sul campo, studiare testi di diritto e aggiornarsi continuamente per ricercare nuove tecnologie capaci di agevolare le indagini.
Per costruire una buona reputazione, inoltre, servono dedizione e pazienza, non prive di difficoltà economiche, perlomeno all’inizio. Gli investigatori appena entrati nel settore tendono a collaborare con agenzie investigative già avviate e a lavorare su piccoli casi di minore rilevanza per conto proprio.
Dopo aver portato a termine con successo varie indagini e accumulato esperienza, il passaparola consente poi di costruire una forte reputazione. Per questo, è sempre utile chiarire, a chi vuole avvalersi di questi servizi, come funzionano alcuni elementi riguardanti questi servizi non comuni.
Per mantenere la segretezza e la privacy durante un'indagine, vengono utilizzate le opportune azioni cautelari necessarie. Occorre però che il committente dimostri collaboratività e non faccia insospettire la persona o le persone monitorate. Come spesso accade, infatti, è proprio il cliente a costituire l'elemento di rischio che può far saltare l’intera indagine.
Esistono casi molto complicati, soprattutto quelli riguardanti i minori, nonché l'accertamento di attività di spaccio o consumo di sostanze stupefacenti. I soggetti minorenni, infatti, possono avere comportamenti imprevedibili, spesso messi in atto in un gruppo di ragazzi di vario ceto sociale, tra cui alcuni maggiorenni.
Non esistono casi del tutto impossibili da risolvere, solo molto difficili; ovviamente, la difficoltà dell'operazione può influenzare anche l'accettazione del caso. Tornando ai casi più complicati, ci sono situazioni e luoghi dove è difficile e pericoloso indagare sui minori, poiché vengono sfruttati per l’acquisto di stupefacenti o come forza lavoro per lo spaccio. Un servizio d'investigazione navigato, tuttavia, saprà come muoversi anche in questi casi.
Le prove raccolte da un investigatore autorizzato sono valide sia nei procedimenti penali che civili. Tuttavia, occorre che queste prove siano state reperite in modo lecito, seguendo le procedure consentite dal garante della privacy. Nei tribunali non sono ammesse le prove reperite tramite banche dati illegali o hackeraggio.
Nella fase in cui il committente racconta le problematiche del suo caso, viene tracciato un profilo accurato della personalità, mediante domande specifiche. Queste domande servono a comprendere le sue vere intenzioni rispetto alle prove che vorrebbe reperire. Quindi, per tutelare le indagini da eventuali comportamenti irrazionali del cliente, generalmente non viene mai rivelato quanto scoperto. Solo dopo la conclusione delle indagini viene consegnato un report dettagliato sulla vicenda, con tutti gli elementi correlati.
Non è possibile generalizzare su costi, prezzi e tariffe. Esistono svariati investigatori e servizi di investigazione, tra cui numerose "teste calde", quindi è opportuno scegliere il professionista giusto con attenzione. Chi opera in questo settore deve presentare professionalità, competenza ed esperienza, tutti fattori che concorrono a stabilire l'ammontare della spesa da sostenere.
C'è da considerare, poi, che mentre le competenze nozionistiche possono essere apprese da tutti, l’esperienza sul campo richiede tempo e sacrificio. Per questo, ingaggiare un servizio professionale affidabile può costare di più rispetto a quello di un investigatore appena autorizzato.